venerdì 16 novembre 2012

Calzini e partenze

Oggi pulivo il cassetto delle calze e mi son ritrovata con un mazzo di calze spaiate.
Le compagne?
Perse, forse rimaste nella lavatrice e chissà poi, piegate da qualcun altro e messe vie nel loro cassetto?, trovate e buttate forse (i miei coinquilini non sono molto educati da quel punto di vista), insomma non so dove siano. E le guardavo e mi chiedevo se riaccoppiarle  tra loro come al solito o se aspettare.
Aspettare cosa mi son chiesta?
Bè che magari il compagno salta fuori. Tipo mi è rimasta solo una calza con la scritta "friday" e la guardavo e pensavo - Magari la tua compagna si è solo andata a divertire e poi ritorna...- e ne ho un'altra con le fragole e -ma che ne sai, forse è solo finita sotto qualche mobile e sta lottando con tutte le sue forze per tornare da te!-.
E così ho perso cinque minuti a gambe incrociate facendo terapia di coppia ai calzini spaiati chiedendogli di aspettare prima di gettare la spugna. -Eh? dici che è scappato a Las Vegas con un collant di malaffare? Ma andiamo! dove vuoi che vada un calzino a mezza caviglia a rombi? Nessun collant se lo filerebbe!-
La verità è che non voglio partire. Parto sempre come se stessi cercando di scappare, come se ogni volta potessi sfilarmi via la mia vita come un guanto, far passare l'inverno e poi riindossarlo. E' sempre lo stesso guanto con il pollice bucato e infeltrito.
Sono solo nervosa.

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