sabato 9 marzo 2013

Wise Dream

Ultimamente dormo male.
Mi rigiro parecchio prima di riuscire a conciliare il sonno e mi sveglio spesso durante la notte.
Qualcosa non funziona. Forse sono i mobili, forse è il tempo, magari devo solo cambiare cuscino.
Ad esempio ho scoperto che agito il piede nel sonno. Lo "shako" se posso italianizzare il termine. Non ci avevo mai fatto caso. E anche le mie mani tremano spesso a lavoro quando tento di fare un lavoro di precisione.
Magari mi serve un pò di Training Autogeno O.O

In questi giorni tra vari trial in giro per i ristoranti di Londra, mi son ritrovata di nuovo a chiedermi cosa realmente voglio fare col mio lavoro.
Ho girato diversi ristoranti di alto livello ma non mi piacciono. La gente dentro non mi piace. Come se lavorare per un nome sia più importante del lato umano. Come se la "famiglia" dei cuochi che si crea in una cucina non esiste più e si disintegra davanti alla competizione. Che fine ha fatto la collaborazione? Il desiderio di fare un servizio perfetto senza che il cibo torni indietro il desiderio di sentire il cliente mandare i complimenti?
Sembra quasi che superato un certo livello quella sorta di innocenza del cuoco svanisca e diventi semplicemente desiderio di "show off".
Non è così che voglio lavorare.

Ma tornando al sonno e ai sogni, l'altra notte ho avuto un sogno quasi metaforico.
Durante un party del tralalì e tralalà mi ritrovo a parlare con sta ragazza e ad un certo punto le spiego che i fidanzati sono come le pantofole: alcuni sono infradito che devi trascinare e trattenere tra le dita, altri basta infilare il piede dentro e ti seguono senza sforzo.
E al mio risveglio la frase era così vivida in testa che a momenti ero quasi stupefatta.